ROMA – Le imprese associate a Confartigianato Trasporti, FAI Conftrasporto, SNA Casartigiani, ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici), CNA, Fita Trasporti e FISI (Federazione Italiana Spedizionieri Industriali) confermano il blocco delle prestazioni negli stabilimenti di proprietà di Acciaierie d’Italia di Taranto, Novi Ligure, Genova, Racconigi e Marghera. Questo è quanto deciso nella riunione di questo pomeriggio tra le sigle datoriali, che peraltro già più volte hanno sollecitato i commissari, Quaranta, Fiore e Tabarelli, al confronto.
Le sigle di categoria chiedono, una volta per tutte, la sottoscrizione di accordi unitari per la fornitura dei servizi di autotrasporto. Accordi che servirebbero a garantire equità nei rapporti e scongiurare fenomeni di distorsione tra le imprese coinvolte, che non possono più prescindere dal recupero delle somme già avanzate dalle aziende, nel rispetto delle norme vigenti.
Secondo Confartigianato Trasporti, FAI Conftrasporto, SNA Casartigiani, ANITA, CNA, Fita Trasporti e FISI urge ripristinare un clima di fiducia, con le imprese, attraverso una serie di interlocuzioni costanti tra i commissari e le associazioni datoriali. Le sigle sono molto preoccupate per la difficoltà in cui versano le aziende dell’autotrasporto, soprattutto nello stabilimento tarantino, e per cui temono eventuali azioni di protesta del tutto incontrollate.
Le associazioni, inoltre, sottolineano il ruolo strategico svolto dalle imprese rappresentate per Adi. Quest’ultime proseguiranno le proprie attività solo in presenza di un accordo collettivo, stipulato tra i vertici aziendali e le sigle sindacali, che regoli una volta per tutte il settore dell’autotrasporto.
Confartigianato Trasporti
FAI Conftrasporto
SNA Casartigiani
ANITA – Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici
CNA Fita Trasporti
FISI – Federazione Italiana Spedizionieri Industriali
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.