Quei versi e quegli spettri sono recentemente e sinistramente risonati ad Amatrice, Accumuli, Norcia e tutti gli altri luoghi colpiti nel 2016 per la ricostruzione dei quali tanto trepidiamo. Questa nostra Associazione dell’Aquila, nuovamente presente, ci fa venire in mente Nando Buccella, piccolo grande Uomo che tanto si batté per la rinascita dal sisma e tanto ha fatto in tutta la sua vita per l’Artigianato e la società civile abruzzese, caratterizzando con la sua veracità un’epoca e un costume, culminati nel mitico “Meeting dell’Artigianato” del 2006, di cui l’eco è ancora viva, a distanza di oltre dieci anni. Così come l’occasione è propizia per elevare un tributo di apprezzamento per il lavoro e l’impegno profuso dal grande Gianfranco Mancini, soprattutto nel sostegno creditizio alle imprese abruzzesi in tutti questi anni. Questa nuova Associazione parte già bene, perché tra i più determinati fautori vede Flaviano Montebello e Dario Buccella, Coordinatori di Casartigiani Abruzzo. Anzi, ancor più per garantire qualificazione e significato alla nuova realtà, è stata chiesta la partecipazione e l’impegno diretto di Flaviano negli organi direttivi quale Vice Presidente. Come sapete abbiamo ed ho molta considerazione dell’impegno sindacale di Montebello, per la sua pacatezza e sobrietà, non disgiunta da competenza e sensibilità ai problemi della gente e degli imprenditori, corroborata da un’esperienza amministrativa.
Inoltre, sia chiaro, nella loro autonomia, come è legge in Casartigiani, i dirigenti dell’Aquila si assumono una grossa responsabilità. Perché una cosa è certa, tutti i dirigenti delle Associazioni aderenti e collegate a Casartigiani sanno di godere di una grande autonomia, nei limiti del loro territorio, ma proprio per questo, di avere una responsabilità doppia, ma nel caso dell’Aquila, per ovvi motivi di sensibilità, la responsabilità è quadrupla. Quella del terremoto è un’immagine tragicamente palese e realisticamente tragica, con le sue compiante vittime e i tanti drammi individuali, ma diviene anche metafora incalzante e disperante del sisma, che la Crisi economica, che dura e perdura ormai da dieci anni, ha causato in tutto il Paese. Una Crisi, che si può equiparare ad un terremoto che ti impedisce di ricostruire, perché a scossa sismica si sussegue altra scossa, non permettendo la ricostruzione se non la volontà determinata e coraggiosa di non cedere e di non abbandonare il campo e la propria terra come fanno gli artigiani, indomiti “genius loci” geni del luogo, immarcescibilmente fedeli alla propria Storia, alla propria attività e al proprio impegno sul posto. Noi adesso avremo il privilegio e l’opportunità nuovamente all’Aquila di servire questi orgogliosi geni, così come faremo sempre e per sempre in tutto l’Abruzzo e in tutta Italia, e che questa nuova Associazione rappresenti un momento della rinascita non solo a L’Aquila, non solo in Abruzzo, ma in tutta Italia.
Sembra di sentire ancora Giorgio Albertazzi: “ Giustizia mosse il mio alto fattore: fecemi la divina potestate, la somma sapienza e’l primo amore”. Naturalmente il Poeta sottintendere al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo e in quello noi confidiamo per la Rinascita, il Primo Amore.
Il nostro primo amore Artigiano.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.